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“Coraggio ce l’ho. E’ la paura che mi frega”, diceva Totò.

Chi non si è mai scoperto con sintomi da perdita di controllo davanti alle dinamiche del web? Genitori allarmati, aziende, amministrazioni, governi, perfino i più disinvolti davanti al primo social network. In fatto di privacy, gestione dei contenuti, scarsa esposizione, eccessiva esposizione, meccanismi di diffusione, i timori non si placano facilmente.

(Benvenuto al primo post di Valeria su www.mentine.net!)

Secondo voi, chi ha paura della rete?
La ghiotta occasione per dire la vostra è il GGD8BolognaCamp, sabato 13 novembre dalle ore 14 12 all’Urban Center di Bologna: un barcamp sul tema “Chi ha paura della rete?” organizzato dalle GGD Bologna in collaborazione con TagBoLab.

Un barcamp è una non-conferenza, ovvero una conferenza dove il contenuto delle sessioni è influenzato e creato dai partecipanti e chiunque può “salire in cattedra” (fonte wikipedia).

Le GGD (Girl Geek Dinners), nate a Londra nel 2005, sono cene e incontri organizzati da e per donne appassionate di tecnologia, Internet e nuovi media. Gli uomini possono partecipare agli eventi solo se invitati da una delle partecipanti. E, inutile dirlo, anche al GGD8BolognaCamp le relatrici saranno tutte donne.

Mentine sarà presente in qualità di sponsor culturale con 30 copie delle “91 discutibili tesi per un marketing diverso” di Gianluca Diegoli.

Ma non è tutto: come già sapete ha da poco ripreso vita Accessibile.it. In veste di unica quota rosa di Mentine, nonché studentessa della prima edizione di TagBoLab (che sostiene il progetto), a me l’onore di presentare in anteprima i risultati dell’analisi sull’accessibilità dei circa 60 siti dei comuni della provincia di Bologna. Il titolo dello speech è “PA-URA: il web e la Pubblica Amministrazione”.

Per iscrivervi e partecipare al barcamp trovate tutte le informazioni sul sito delle GGD Bologna. Ci vediamo il 13 novembre!

“Impegnarsi affinché l’utente viva, a prescindere dal contesto, la migliore esperienza possibile.”

Questa la missione della user experience secondo gli organizzatori del UX Camp 2010. Detta così, è una definizione che potremmo tranquillamente ascrivere (vi piace “ascrivere”? è nella top ten dell’antilingua) tra le migliori che ci stanno giungendo copiose dalla form di lancio di accessibile.it.

Insomma, pare che l’esperienza dell’utente e l’accessibilità siano dimensioni che convivono o addirittura coincidono. Secondo noi, è più forte la coincidenza della convivenza, e di questo parleremo ancora nel suddetto sito (se avete voglia di saperne qualcosa di più, c’è questo nostro post recente).

Invece a Firenze parleremo ancora di FILF – Forms I’d Like to Fill, il sequel/prequel dell’intervento alla UX conference di Lugano, con la differenza che qui i minuti saranno 20 invece di 30 (un’opportunità, non un limite ;)

Achtung!

Avete già comprato i biglietti per Firenze nel sito Trenitalia?
Consigliamo di farlo con qualche giorno di anticipo, le loro form sono insidiosissime...
(e al UX Camp sveleremo il perché :)

Il 13 novembre a Bologna si terrà il GGD camp, a tema “chi ha paura della rete?”. Noi non abbiamo paura della rete, almeno non fino a che c’è luce, e il dibattito ci appassiona. Perché la paura è il più delle volte frutto dell’ignoranza – nel senso della non conoscenza.

Ultimamente siamo ovunque. Se fossimo negli anni ’80, saremmo anche nel salotto di Marta Marzotto.
Sabato 23 ottobre saremo a Modena all’EAVI Camp, dove parleremo del prossimo redesign di accessibile.it, nostro progetto del 2006, arenato nel 2008, disincagliato quest’anno grazie anche al contributo vitaminico di Valeria, presentato in ante-ante-anteprima al Tagbologna del 25 maggio, dopato dal TagBoLab di Michele D’Alena.

Questa è la pagina del programma, da dove si deduce che il nostro intervento è alle 15.15. Se proprio volete arrivare in ritardo sulla mattinata perché siete all’after hour, o partire in anticipo per una serata in paninoteca (più anni ’80 di così...), qui non avete scuse: è un orario in cui al massimo si smaltiscono i postumi della digestione, quindi dipingetevi occhi finti sulle palpebre e fate presenza.

Se volete, abbiamo di recente pubblicato un post con qualche dettaglio in più sul progetto.