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Digital Update (digitalupdate.it) è un corso con workshop organizzato dal dinamico duo Alessandra Farabegoli + Gianluca Diegoli.

Il tema è: il web quale strumento per migliorare il business o la propria carriera.

Chi scrive questo post ha partecipato al corso (in qualità di uditore -> leggi infiltrato) a Ravenna, il 27 marzo, e ne ha dedotto che:

• non si finisce mai di imparare. Per quanto si viva la vita della web agency dalla mattina alla sera, per quanto si studi, per quanto si faccia, la rete ha tante chiavi di lettura che – semplicemente spostando la lente – all’improvviso ti appare diversa.
• C’è bisogno di un pensiero strutturato, di una progettualità a cui pochi sono abituati, e ancora meno hanno le possibilità pratiche di poterla applicare. La PMI italiana (ma anche la grande organizzazione, per esperienze dirette) parte da punti periferici del progetto, che variano a seconda delle esperienze, delle sensibilità o delle dinamiche di salvaguardia della propria comfort zone (altro che cool: para-cool), minando alla base qualsiasi possibilità di sviluppare qualcosa che funzioni al massimo delle potenzialità.
• C’è bisogno quindi di diventare bravi “compratori” di web: non sapere fare tutto, ma sapere che cosa è importante fare, quali sono le priorità, come distribuire i propri investimenti nel tempo…
• … con un fattore in più: il web è sempre giovane. Nonostante sia maggiorenne, a cicli di 36 mesi è diventato “un’altra cosa” ogni volta, rinascendo dalle proprie bolle. A ogni giro la letteratura deposita per voce dei suoi guru i comandamenti del web-come-si-deve, ma la maggior parte delle buone pratiche valide oggi, domani muore e diventa folklore digitale. Da qui l’indispensabilità di un digital update perpetuo.
• L’ultima considerazione riguarda il pasto: tagliatelle al ragù, salume, piadina, squacquerone, dolci, vino rosso e caffè. Un pasto leggero, nonostante il quale l’attenzione della mattina non ha avuto cedimenti nel pomeriggio. Sapere insegnare è tutt’altra storia che saper fare, ma quando si trovano persone con entrambe le abilità, nemmeno il tacchino ripieno di pollo ripieno di uova di pasqua può abbassare la tua attenzione. Per non parlare dei commensali: sembrava di stare in una raffinatissima commedia francese.

Una conclusione dal punto di vista della web agency, quale noi siamo: più i nostri clienti sono consapevoli, più noi siamo agevolati, meglio saranno investiti i budget, migliore sarà il progetto. Per questo da ora in avanti per diventare clienti di Mentine sarà necessario superare un test di ammissione.

(scherzo! scherzo!)

Accorrete!

Mentine cerca risorse divine, che di quelle umane non sopportiamo più le miserie.
Cerchiamo un web project manager/account che sappia scrivere e parlare da dio, oppure uno scrittore e oratore che gestisca clienti e progetti web da dio, fate voi.

Consultate il prolisso annuncio in questa pagina.

Il testo contiene 7 imprecisioni, la prima selezione avviene escludendo i candidati che non le trovano.
(Non è vero eh)

PS abbiamo già ricevuto tanti CV, grazie, li stiamo valutando e – come promesso – risponderemo a tutti. Chiediamo solo un po’ di pazienza.

Per fortuna che c’è qualcuno che continua a lavorare per creare la migliore esperienza possibile.
A Firenze si ripete il miracolo della user experience, con la terza edizione dello User Experience Camp Italia, il 18 novembre. Come lo scorso anno, anche questa volta noi ci saremo. Per quattro ottime ragioni.

Se dovessimo trovare una parola che riassuma il KnowCamp, faremmo un altro mestiere, probabilmente i banalizzatori. Perché il KnowCamp è stato un evento difficilmente riassumibile in una sola parola. La domanda di contenuti è stata ampia, la risposta degli speaker non si è fatta pregare. Ecco i nostri due cent post evento.